Certificazione della parità di genere: accesso ai benefici fiscali, alle premialità nelle gare e nei progetti connessi agli aiuti di Stato ed alle agevolazione per le imprese

Mercoledì 22 Febbraio 2023

Certificazione della parità di genere: accesso ai benefici fiscali, alle premialità nelle gare e nei progetti connessi agli aiuti di Stato ed alle agevolazione per le imprese

Il “Sistema di certificazione della parità di genere” è un intervento del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) a titolarità del Dipartimento per le pari opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri, volto ad accompagnare ed incentivare le imprese ad adottare policy adeguate a ridurre il divario di genere in tutte le aree maggiormente critiche per la crescita professionale delle donne e, quindi, migliorare la possibilità per le donne di accedere al mercato del lavoro, alla leadership e all’armonizzazione dei tempi vita.

Per questa finalità, il 20 ottobre 2022, è stato adottato dal Ministro del lavoro e delle politiche sociali, di concerto con i Ministri per le pari opportunità e la famiglia e dell'economia e delle finanze, il decreto attuativo dell’articolo 5 della legge 5 novembre 2021, n. 162 (Legge Gribaudo), nonché dell’articolo 1, comma 276, della legge 30 dicembre 2020, n. 178, come modificato dall'articolo 1, comma 138, della legge 30 dicembre 2021, n. 234.

L'articolo 5 della Legge Gribaudo prevede un esonero dal versamento dei complessivi contributi previdenziali, in misura non superiore all’1% e nel limite massimo di 50.000 euro annui, per ciascuna impresa che consegua la certificazione della parità di genere, quale attestazione del loro concreto impegno per ridurre il divario di genere in tutte le aree maggiormente critiche, quali ad esempio, opportunità di crescita in azienda, parità salariale a parità di mansioni e tutela della maternità. A decorrere dall’anno 2022, per il finanziamento dell’esonero contributivo, è stato previsto uno stanziamento complessivo di 50 milioni di euro. Il decreto attuativo del 20 ottobre 2022 definisce criteri e modalità di concessione di tale esonero, per i quali occorrerà presentare apposita domanda all'INPS, secondo le istruzioni rese disponibili con la circolare n. 137 del 27 dicembre 2022 del medesimo Istituto.

Ai sensi del decreto del Ministro per le pari opportunità e la famiglia del 29 aprile 2022 potranno accedere all’esonero contributivo soltanto le imprese in possesso della certificazione rilasciate da Organismi di certificazione accreditati alla prassi di riferimento UNI/PdR 125:2022.

A tal fine sono previsti incentivi allo scopo di promuovere la certificazione della parità di genere alle imprese, rilasciata ai sensi del succitato decreto.

Le aziende in possesso della certificazione della parità di genere possono avvalersi di un esonero dal versamento di una percentuale dei complessivi contributi previdenziali a carico del datore di lavoro in base a quanto disposto dalla legge 5 novembre 2021, n.162.

Inoltre, ai sensi della legge 5 novembre 2021, n. 162, art 5, comma 3, alle aziende che, alla data del 31 dicembre dell’anno precedente a quello di riferimento, siano in possesso della certificazione della parità di genere in applicazione alla prassi UNI/PdR 125:2022 rilasciata da un Organismo accreditato, è riconosciuto un punteggio premiale per la valutazione di proposte progettuali, da parte di autorità titolari di fondi europei nazionali e regionali, ai fini della concessione di aiuti di Stato a cofinanziamento degli investimenti sostenuti.

Ulteriori forme di incentivo, legate alla partecipazione alle gare di appalto, sono state introdotte con il decreto legge 30 aprile 2022, n. 36, recante misure urgenti per l’attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza.

In particolare, secondo quanto previsto all’art. 34 del Decreto Legge, che ha modificato il Codice dei contratti pubblici, le amministrazioni aggiudicatrici indicano nei loro avvisi un maggiore punteggio legato al possesso della certificazione di genere e, inoltre, prevedono una diminuzione della garanzia del 30% nei contratti per servizi e forniture con aziende in possesso della medesima certificazione.

Sul sito istituzionale del Dipartimento per le pari opportunità, in un’apposita sezione dedicata al PNRR, sono disponibili informazioni sui meccanismi di incentivazione alla certificazione e l’elenco degli organismi di certificazione accreditati.

L’accreditamento degli organismi di certificazione da parte di Accredia garantisce che le certificazioni siano rilasciate da organismi competenti e imparziali e che abbiano loro stessi adottato un sistema di gestione conforme alla prassi di riferimento UNI/PdR 125:2022. Tali verifiche sono condotte da Accredia sia per il rilascio dell’accreditamento, sia per la verifica periodica del mantenimento dei requisiti previsti. Accredia in quanto unico ente di accreditamento in Italia ha infatti il compito di attestare la competenza, l'indipendenza e l'imparzialità degli organismi di certificazione, ispezione e verifica.

Per facilitare l’applicazione della UNI/PdR 125:2022 e garantire un approccio uniforme da parte degli organismi di certificazione, UNI e Accredia hanno pubblicato un documento di FAQ liberamente scaricabile online.

Per maggiori dettagli consultare https://www.pariopportunita.gov.it/materiale/attuazione-misure-pnrr/

Ultima modifica: Mercoledì 22 Febbraio 2023